E’ giusto origliare ciò che si dicono tra loro i bagnanti vicini di ombrellone al mare?
Denota forse un alto “senso di intricanza” (mettere il naso negli affari altrui) o di “malo chi ffari”(non aver nulla di interessante da fare nella vita)? E’ forse la reazione a tutto il gossip, i dossieraggi, le intercettazioni, i grandifratelli etc di cui siamo ormai spettatori inconsapevoli quotidianamente?
Cosa sarà mai?
Io, quando mi ritrovo “involontariamente” coinvolta in certe attività di “osservazione” di altri esseri umani, mi giustifico dicendo a me stessa e a chi mi sta vicino, che è una attitudine all’antropologia, studio del comportamento umano!
Ora non è che passi il mio tempo a squadrare gli altri, ma se faccio la fila alla posta o al super mercato, o ancor meglio se sono sdraiata in spiaggia a prendere il sole (cosa che tra l’altro non sopporto), e sento qualcuno a me vicino che parla, non riesco del tutto ad autoisolarmi, ed alla fine non posso fare a meno di ascoltare i discorsi altrui (d’altra parte trattasi di chiacchierate pubbliche) ed a rilevare soprattutto gli argomenti che mi fanno sorridere, frasi tipicamente palermitane, discorsi comici, o anche racconti di ordinaria umanità, storie di zitiamenti (fidanzamenti) o di divorzi, parole di vanto o litigi condominiali, insomma, l’umanità tutta è molto interessante ed anche divertente!
Ma sta volta ad “origliare” in spiaggia non sono stata io, bensì mia madre (buon sangue non mente!), infatti mentre io facevo un bel bagno ristoratore, lei si era appena coricata sulla sua sdraio, dopo aver soccorso una donna punta da un’ape, e visto che non riesce a stare ferma senza far nulla nemmeno per cinque minuti, cosa fa: ascolta due signore sdraiate proprio a due centimetri di distanza (s-vantaggio delle spiagge pubbliche). Ma di cosa potevano parlare due signore abbronzatissime, con costume dorato e maculato, capelli perfettamente pettinati e trucco impeccabile (ma come facevano a mantenersi così in ordine al mare?)? Ma ovviamente di... cucina!!! E chi non ama parlare di cibo? Non ci sono differenze sociali, di genere, di linea, di età, di religione che tengano, a tutti prima o poi verrà voglia di raccontare una ricetta o di pensare a un buon piatto succulento!
Così torno sul mio telo mare e mia madre mi dice: “sai quante buone ricette conosceva quella signora con le trecce?” e comincia ad elencarmele una ad una, ma la più dettagliata era una ricetta tipicamente siciliana, le polpette di melanzane, ma con una genialata della signora trecciuta (forse non l’ha inventata lei, ma io non l’avevo mai sentito dire prima): cuocere la melanzana intera al microonde, per spellarla più facilmente e non farle assorbire troppa acqua (facendola bollire).
Insomma come poteva mia madre non ascoltare tutte quelle ottime ricettine? E così ecco riportata fedelmente la ricetta della signora del mare. Dopo qualche giorno mia madre diceva già: “la signora mi ha detto...” ed io: “ti ha detto?” e lei: “si vabè, nel senso che lo diceva alla sua amica...”.
Ricetta: polpette di melanzane della signora con le trecce
ingredienti: una melanzana, un uovo, basilico (o menta), due fette di pane raffermo, tre cucchiai di formaggio grattugiato, pan grattato (quanto basta), uno spicchio d’aglio, dei tocchetti di ricotta infornata (questa è una mia aggiunta).
Passata di pomodoro fresco.
Lavorazione: lavare e asciugare la melanzana, metterla nel microonde alla massima potenza per circa dieci minuti, ad un certo punto si sentirà una sorta di esplosione (almeno a me è capitato così), ma non demordere, è solo la melanzana che si va cuocendo. Quando è morbida si può cominciare a spellarla e ridurla in poltiglia. Aggiungere il pane raffermo inumidito con dell’acqua e tutti gli atri ingredienti, se l’impasto è troppo morbido si potrà aggiungere del pangrattato. Formare delle polpettine e l’ideale sarebbe friggerle in olio bollente, io però volevo essere dietetica ed allora ho messo le palline in una teglia coperta di carta forno unta di olio evo e cotto al forno. Il risultato è buono, ma ovviamente le polpette fritte sono 1000 volte più squisite. Ho servito le polpettine sulla passata di pomodoro fresco (condita solo con del basilico), e devo dire che erano proprio gustose, grazie signora con le trecce!