Questi ultimi giorni sono stati intensi, quando si lavora i ritmi di vita cambiano ed il tempo scorre senza che nemmeno ci si renda conto di questo. C’è stato il sole tiepido e la pioggia battente, il freddo alternato alle giornate primaverili. E’ passata senza che me ne accorgessi la giornata dedicata alla Madonna, festa molto amata dai palermitani che la celebrano mangiando lo sfincionello e aprendo il ciclo di serate dedicate al gioco delle carte, che si concluderà solo con l’epifania. Io non me ne sono nemmeno accorta, niente sfincione e niente carte, per il primo mi dispiace, la seconda cosa è per me una tortura alla quale faccio di tutto per astenermi.
Quando cominciano le feste natalizie, tutti sentono forte il fuoco del gioco, anche chi non tocca un mazzo di carte per tutto l’anno, improvvisamente ha voglia di sette e mezzo, cucù, mercante in fiera, mentre io cerco di nascondermi ed inventare scuse, sarà perchè quelle rare volte che gioco, perdo (e per fortuna si gioca con i centesimi), sarà che l’interruzione di undici mesi mi fa dimenticare tutte le regole, anche quelle più sceme e semplici, sarà che fosse per me potrebbero non esistere lotti e superenalotti, per non parlare dei tanti Bingo così iperfrequentati a Palermo, dove io non sono mai entrata, anzi, l’ho fatto una volta sola. Era per un colloquio di lavoro (super ambito) tanti anni fa. Era una sala Bingo (ora non esiste più) che fino ad allora era stata una sala ricevimenti in una sorta di collinetta vicina alla città. Se qualcuno volesse farmi un colloquio di lavoro, non dovrebbe mai fare ciò che fece l’uomo in questione: primo propormi di fare un corso per modella (per imparare a camminare e muovermi in un certo modo), già che il termine modella mi faceva ridere visto che supero di poco i 150 cm di altezza, oltre tutto per portare le bibite alla gente famelica di vincite, non credo serva. Secondo propormi di mettere la mia paga giornaliera in un borsello dal quale attingere per dare il resto ai clienti tra una giocata e l’altra, ovvero pochi secondi, ogni ammanco (cosa probabilissima) sarebbe stato detratto dalla paga. Terzo avere lo sguardo viscido. Quarto proportmi l'uso obbligatorio della minigonna e tacchi alti. Insomma l’uomo mi assunse ed io gli risposi che non mi avrebbe più vista, così finì la mia mai iniziata esperienza nel mondo del Bingo.
Digressioni a parte, questa settimana mi sono persa un bel po’ di cose. Un giorno, mentre facevo il riposino pomeridiano, dopo un’intensa mattinata di lavoro c’è stato un celebre arresto a cento metri da casa mia. Ho sentito le sirene, il rumore degli elicotteri, ma nemmeno questo mi ha fatto mollare il letto ed il mio relax, forse ci si abitua a tutto. Al mio risveglio, vado subito su internet, perchè da quando abito al centro di Palermo, vicino al Tribunale, so che quei rumori hanno di certo un significato, per di più in un giorno particolare come quello, qualcosa di importante doveva essere accaduto, ed infatti leggo la notizia, inquietante direi.
Questa settimana grandi gioie e qualche delusione lavorativa. Ospiti meravigliosi, una coppia ha avuto un bambino, e poi abbiamo conosciuto due persone fantastiche, speciali con le quali le chiacchierate sono state piacevoli, istruttive, emozionanti, un incontro bellissimo, Palermo e Milano così lontane e mai tanto vicine. E’ bello questo lavoro, altro che Bingo...
Ogni tanto però anche qui qualche delusione. Non amo l’attesa, è l’unica cosa che non mi piace in questo lavoro, preferisco anche stirare, ma attendere no, sarà che sono molto puntuale, anzi troppo, poi in certo casi l’attesa diventa infinita. Quando un mese prima ti prenotano le due camere (le uniche due che abbiamo) per 10 giorni, vorresti festeggiare per tutto il mese, soprattutto dopo che non si è lavorato per tanto tempo. Sei così felice e la telefonata è stata così cordiale che non chiedi nemmeno un anticipo, è pure vero che è una nostra consuetudine, si siamo fissati sulla fiducia, chiediamo solo un preavviso in tempo utile e fregature ne abbiamo prese pochissime.
Prenotano delle persone che lavoreranno in un teatro vicino casa, che bello, ci piace il teatro, sarà interessante ospitare gente che contribuisce con il proprio lavoro ad uno spettacolo. Li aspettiamo per pranzo, l’attesa. Sono le tre e mezza del pomeriggio, non vorremmo essere insistenti chiamandoli, ma siamo pure rimasti digiuni. Telefoniamo. La gentile signora ci dice che lei si trova a Venezia, la produzione ha cambiato i programmi, da noi arriveranno altre due persone, chiede se ci hanno già contattati. Rimaniamo esterrefatti, chiediamo un recapito al quale chiamare noi, ci dicono che ci richiameranno loro a breve, ma che gli altri arriveranno sicuramente. Attesa e dubbi. Sono le 20.00 e richiamiamo la gentile signora. Cellulare staccato, fino alle 22.30. Attesa e forti dubbi. Ore 1.00 ci corichiamo, l’attesa è finita, nessuno è arrivato. Stamattina la signora non ci risponde più, che bello, gli inconvenienti del mestiere...
L’attesa è servita a qualcosa, a parte una maratona di puntate di Lost, ho deciso di fare una pizza-sfincione in casa. Io con gli impasti sono una frana, mi viene durissima anche la pizza col pane impasta comprato, ma questa volta ho seguito bene le istruzioni che avevo per scrivere qui un post con la ricetta dello sfincione per la Madonna (cosa che non ho ancora fatto), quello di mio nonno. Non avendo però gli ingredienti per il condimento dello sfincione, l’ho condito come una specie di pizza. L’incantesimo è stato rotto, era sofficissimo ed anche buono!
Al prossimo post, la ricetta ed alcune note sullo sfincione!
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8 commenti:
Beh... mi sa che dovrete iniziare a chiedere comunque qualche caparra. Con fiducia ma anche con caparra :-D
ne sono successe di cose..... Per fortuna da noi si gioca a tombola solo il giorno di Natale, come te, non sopporterei un mese di gioco.
Buon fine settimana e speriamo che gli affari iniziano a girare per il verso giusto!
sul gioco son daccordo con ter...anche io non lo amo...il tuo lavoro deve essere invece bellissimo...ti da l'opportunita di conoscere tanta gente...anche se a volte non proprio si comportano bene:-) un bacio
Annamaria
Urca!In tempi come questi mi sa che la caparra occorre eccome... che stronzetta la signora però. Inconvenienti del mestiere, ti posso capire, ma almeno lo sfincione e l'aggiornamento LOST ti andò a buon fine!!!
Che bell'articolo Evelin,anche questo....!Io invece invidio il tuo lavoro,sai?
Mi piacerebbe molto venire a trovarti(non ti darei mai buca!)..chissà...per ora è un po' difficile viaggiare con mia figlia.
Sono sicura che succederà!
Accipicchia, dovete trovare un modo per tutelarvi, non so se l'anticipo o altro - tipo recapito telefonico da confermare subito - insomma un modo per evitare questi disguidi!
E mi chiedo come fai a fare questo lavoro, io al tuo posto durante l'attesa avrei fatto non so che per il nervoso...
:-)
Aspetto la ricetta, eh!
p.s.
E grazie per questo post!
:-)
Jajo: ogni tanto la chiediamo... se gli ospiti insistono per mandarla! Si comunque è vero, ma ci sono casi in cui sembra così sicuro l'arrivo, questi ad esempio avevano riconfermato la sera prima della partenza...
@Signora in rosso: magari fosse solo a Natale! Grazie, speriamo bene!
@Unika: il lavoro è molto bello, abbiamo conosciuto in sei anni persone meravigliose, questi sono solo piccoli inconvenienti!
@Raffaella: lo so Raffa, ma mi sembrava così onesta!!! Per il resto andò bene!
@Alessandra: questo lavoro è bello per gli incontri che si fanno, per i tanti amici che abbiamo guadagnato in giro per il mondo, è il periodo di crisi che attanaglia un pò tutti e poi qualche piccola buca, ma sai che a noi è successo raramente, in sei anni non più di 5 volte, quindi non voglio lamentarmi! Sarebbe bello avervi qui!
@Amatamari: l'unica reale tutela è la caparra che almeno ti fa guadagnare qualcosa, tutto il resto serve a poco, il numero di tel lo abbiamo, ma che facciamo? La conferma via e-mail di solito la chiediamo, ma in questo caso la signora ci dice che stava partendo, non poteva vedere il computer etc (ora che ci penso qualche sospetto dovevo averlo...!!!). Comunque io credo ancora nella fiducia, sarà che non abbiamo avuto così tante fregature! Per l'attesa non ti dico, è per questo che ho cominciato ad impastare, la ricetta prossimamente! Un bacio.
Ciaooo come stai? è da molto che non passavo da te ma sono stata fuori per lavoro, anche a me il gioco non piace soprattutto le tombole in famiglia le detesto, cerco tutti i modi per svincolarmi, un bacio
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