sabato 6 dicembre 2008

"A Maruonna" e... sfinci fatte in casa

L’8 dicembre è la festa dell’immacolata concezione, che qui a Palermo si chiama solamente “A Maruonna”.

Per il giorno della Immacolata concezione, i più fedeli o i curiosi possono assistere ad alcuni riti particolari legati al culto mariano.


Per tutta la serata del 7 dicembre c’è una sorta di pellegrinaggio verso la Chiesa di san Francesco d’Assisi, dove si trova, sull’altare, un quadro dell’immacolata assunta in cielo, e un tempietto in cui è conservato il simulacro d’argento della Vergine Immacolata.

Il giorno successivo, l’8 dicembre, c’è la processione “da' Marunnuzza”. Dalla Chiesa di san Francesco d’Assisi, viene uscito il simulacro della madonna e portato lungo Corso Vittorio Emanuele e Via Roma fino alla colonna votiva in Piazza San Domenico, dove con l’ausilio dei Vigili del fuoco si offrono fiori alla madonna.
Da lì il simulacro viene portato sino alla Cattedrale dove si svolge la cerimonia dell’ offerta degli scudi d’argento (che la Giunta comunale dona per il culto dell’Immacolata).
Dalla Cattedrale si ritorna indietro verso la chiesa di san Francesco d’Assisi.Nella piazza antistante l’ingresso alla basilica, il simulacro si ferma, dopo uno squillo di tromba i “portatori” entrano in Chiesa urlando sulle note della “banda”.

Di certo non tutti partecipano a questa processione, la stragrande maggioranza dei palermitani si gode soprattutto i piaceri della gola e la compagnia di amici e familiari, riunendosi la sera della vigilia per giocare a carte e mangiare sfincione, baccalà e dolci vari (tra cui le “sfinci”). In alcune case si comincia ad allestire l’albero di Natale o il Presepe.

Sfinci fatte in casa (i dosaggi sono orientativi, perchè alla fine si fa “ad occhio”):

ingredienti: 150gr di farina 0, 300gr di patate lesse, 25gr di lievito (per pane), acqua, 1 cucchiaio di zucchero.

Mescolare in una contenitore alto (l’impasto aumenterà di volume) la farina, le patate lesse e precedentemente schiacciate e il cucchiaio di zucchero. Aggiungere acqua a poco alla volta formando un’ impasto denso ma morbido, alla fine aggiungere il lievito, impastare con forza. Coprire il contenitore con una tovaglia e lasciare lievitare per almeno mezz’ora. Far riscaldare in un pentolino abbondante olio extra vergine d’oliva. Versare l’impasto a una cucchiaiata alla volta, fino a formare tante frittelle che si gonfieranno. Quando saranno dorate riporle in un vassoio con carta assorbente, e poi passarle in un contenitore con dello zucchero fino a ricoprirne tutta la superficie.

5 commenti:

Elena ha detto...

Ciao Evelin, ho dato il tuo messaggio a Germana, io sono riuscita ad entrare tranquillamente, non so a questo punto se è stato un caso oppure se il problema è tuo. Comunque ti manda i saluti. Ha risposto al mio post sui funghi.
Un bacio e Buona Madonna. Prima o poi scrivo la ricetta segreta dello sfincione di tua zia Maria Teresa!!

Unknown ha detto...

Ciao
non so come ma oggi finalmente sono riuscita a entrare nel suo blog! Grazie.
"Buona maruonna" e se pubblichi la ricetta segreta io la linko!
Evelin

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

E' sempre bello poter leggere come certe ricorrenze siano celebrate nelle diverse part d'Italia.

Grazie
Ciao
Daniele

unika ha detto...

le sfinci devono essere buonissime:-)
Annamaria

Unknown ha detto...

Ciao Daniele, sono sempre stata incuriosita dalle tradizioni e dalle ritualità, espressioni importanti degli esseri umani, che aiutano a capire molte cose della storia di un popolo. Mi piace conoscerle e approfondirle, forse ti dirò, lo faccio anche per liberarmi di quello che è il loro aspetto negativo. Perchè a volte le tradizioni, le usanze, possono schiacciare la libertà di pensiero e una possibilità di cambiamento (che in Sicilia è veramente auspicabile).
P.s. volevo ringraziarti per le tue poesie (come l'ultima pubblicata) che regalano belle emozioni.
Ciao AnnaMaria, è vero sono proprio buone, a me questi dolci che lievitano e soprattutto fritti mi piacciono molto, ma quando per San Giuseppe metterò la foto delle "sfinci di san Giuseppe" vedrai quello che è il mio dolce preferito. Sono simili alle sfinci, ma più grandi e condite con ricotta, canditi e cioccolato! Veramente una goduria!
Evelin

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