Il Carnevale è un periodo che mi suscita sentimenti contraddittori.
E’ una allegra festa popolana; nella sua idea originaria, ogni persona, durante quei giorni, poteva uscire fuori dalle convenzioni sociali, morali e religiose e divertirsi liberamente.
Ma questa idea liberatoria, nello stesso tempo mostra tutta l’oppressione quotidiana subita dal popolo: solo durante pochi giorni l’anno si potevano annullare le differenze sociali, per il resto del tempo bisognava accettarle, come si accettavano le fatiche, la povertà ed il non divertimento. L’unico sogno concesso, poter emulare i nobili e ricchi, che invece gli svaghi, potevano goderseli sempre.
Ecco perché il carnevale mi mette allegria e nello stesso tempo tristezza, un po’l’effetto che danno i clown, e di questi tempi i reality show (bè quelli fanno solo tristezza in effetti) e tutti gli altri carrozzoni carnevaleschi a cui siamo costretti ad assistere.
In Sicilia il Carnevale ha delle antiche tradizioni, in alcuni paesi come Acireale o Sciacca e non solo, si svolgono dei veri eventi di grosse dimensioni, e quest’anno ho scoperto il Carnevale di Cinisi, paese molto vicino a Terrasini, dove storicamente si organizzano sfilate di carri allegorici e di cavalli, il rogo du nannu e da nanna, ed altri momenti di svago e allegria.
E’ una allegra festa popolana; nella sua idea originaria, ogni persona, durante quei giorni, poteva uscire fuori dalle convenzioni sociali, morali e religiose e divertirsi liberamente.
Ma questa idea liberatoria, nello stesso tempo mostra tutta l’oppressione quotidiana subita dal popolo: solo durante pochi giorni l’anno si potevano annullare le differenze sociali, per il resto del tempo bisognava accettarle, come si accettavano le fatiche, la povertà ed il non divertimento. L’unico sogno concesso, poter emulare i nobili e ricchi, che invece gli svaghi, potevano goderseli sempre.
Ecco perché il carnevale mi mette allegria e nello stesso tempo tristezza, un po’l’effetto che danno i clown, e di questi tempi i reality show (bè quelli fanno solo tristezza in effetti) e tutti gli altri carrozzoni carnevaleschi a cui siamo costretti ad assistere.
In Sicilia il Carnevale ha delle antiche tradizioni, in alcuni paesi come Acireale o Sciacca e non solo, si svolgono dei veri eventi di grosse dimensioni, e quest’anno ho scoperto il Carnevale di Cinisi, paese molto vicino a Terrasini, dove storicamente si organizzano sfilate di carri allegorici e di cavalli, il rogo du nannu e da nanna, ed altri momenti di svago e allegria.
Visto che la curiosità non mi manca, malgrado i sentimenti contraddittori, ho deciso di assistere, per la prima volta, al Carnevale di Cinisi, che tra l’altro è ancora in corso.
C’è tanto lavoro nel Carnevale, c’è un’ arte da riscoprire nella costruzione dei carri e tanto divertimento. La sensazione più particolare e piacevole che ho percepito, visto che spesso mi capita di trovarmi a Cinisi, è stato il senso di riappropriazione del corso del paese, da parte della gente. Il corso è molto bello e lungo, ma solitamente essendo aperto al traffico è poco vissuto, durante il carnevale era molto bello vedere le persone invadere la strada e i bambini correre liberamente.
Poi c’era la musica, quella assordante, i bambini che facevano il balletto vestiti con i colori della bandiera italiana ma con il finto baffetto in stile siculo doc,
i carri allegorici ispirati alla realtà italiana, ovviamente dal bunga bunga
all’immondizia,
dal tentativo di evadere dalla crisi rifugiandosi nell’immaginario paese delle meraviglie di Alice
o nel mondo del moulen rouge, ed infine quelli che potevano essere un’ ultima speranza, i supereroi, ormai rappresentati come vecchi e rimbambiti… sarà che bat-man, con la sua bat-casa e i suoi abusi bat-edilizi, sopravvive solo nella Milano morattiana!
E così ecco il mio carnevale, caotico come non mai, allietato dagli sguardi gioiosi della mia nipotina, dove capita di rincontrare tra la folla amici che non si vedevano da tempo, dove si vedono personaggi tra i più strani,
dove mangi su un gradino un cannolo gigante, dove timidamente ti ritrovi a tirare coriandoli agli estranei, dove una sana risata fa sempre bene, ma non pochi giorni l’anno, una risata al giorno, perché in fondo la vita è un grosso e contraddittorio Carnevale!
13 commenti:
Ed essendo di Cinisi anch'io non potevo perdermelo questo Carnevale, incredibile averlo trovato su un blog ^_^
Io non ci sono andata, anche se vivo a 2 km, e quindi grazie per le foto.
Il tipico Carnevale con carri allegorici può anche piacermi...ma la baraonda sfrenata no...
Bacio Evelin.
Ho tanti alunni di quelle parti che ogni anno sono impegnati con questa festa... infatti da qualche anno il preside concede dei giorni di vacanza di proposito... però io non ci sono mai stata... e dire che sono solo.... "cento passi!"
come sempre ti ringrazio..dai modo di conoscere usi e costumi di una parte di Sicilia che non conosco e che vale tanto quanto quelle solo e sempre chiaccherate e reclamate..baci
Grazie del bel post e buon 8 marzo!
Devo ammettere che quest'anno neanche ci pensavo al Carnevale, non sono neanche uscita, non ho visto neanche una mascherina...a Roma ormai i grandi raduni hanno traslocato dal centro ai centri commerciali, pensa che tristezza...almeno il tuo è stato colorato e pieno di sole!
Ciaooo caraaa anche io non passavo da te da un pò.. spero impegni a parte.. che sia tutto ok! Grazie per queste foto!!!Io non ho mai assistito ad una sfilata..sarà che non sopporto la calca.. la gente.. le urla.. il casino... però a vedere le foto.. è tutto molto bello!A presto bacioni buona giornata :-)
@Ylenia: che bello, e grazie per essere passata!
@Fabiola: ti capisco, io ci sono andata per la prima volta...
@Stella: concordo su tutto, per fortuna pur essendoci un vero caos, il clima era sereno e familiare.
@Stefania:davvero? Dai per i tuoi alunni fai questi 100 passi, saranno felici di vederti!
@Scarlett: è sempre un piacere ricevere i tuoi commenti!!!
@Lefrancbuveur: grazie soprattutto per gli auguri!!!
@Geillis: di fatto fino al giorno in cui sono stata a Cinisi, non avevo notato nemmeno io il carnevale, per fortuna il sole c'era!
@Claudia: ciao!!! Tutto ok, solo che in questo periodo sono più precaria del solito, non sono quasi mai a casa... Pure io non amo molto questo tipo di feste, chi mi conosce bene si sarà stupito di sapermi al Carnevale, perchè di solito rifuggo dal caos, credo che il motivo principale sia la nipotina, per lei affronterei tutto!
Baci a tutti e tutte!!!
Ecco quello che proviamo anche noi nei confronti del Carnevale, questo sentimento bivalente. Da piccoli si vive il Carnevale in modo esclusivamente gioioso, poi crescendo, sia Luca che io, abbiamo cominciato a nutrire allegria mista ad una vena di tristezza, forse nostalgica, forse legata al gioco della finzione, perchè come dici tu c'è chi fa pazzie una sola volta l'anno e chi invece se le può permettere quando vuole. Ci si traveste da re per un solo giorno. Ci si sente un' altra persona per un attimo, finchè la carrozza tornerà a traasformarsi in zucca.
Eravamo sicuri che tu li conoscessi questi pesci, il nome vope ci è familiare, nei mercatini in Sicilia le abbiamo viste, solo che non sapevamo che si trattasse delle salpe. Ti dirò che erano davvero buonissime, a noi sono piaciute tanto, ma facciamo nostro il tuo consiglio e la prossima volta le friggiamo, puoi mica darci la ricetta completa?
Baciotti
Sabrina&Luca
@L&S: ciao, sulle vope ho fatto un post qui http://bedandbreakfastagave.blogspot.com/2010/05/le-finte-vope-con-cipolla-allagro-dolce.html
la foto però non era riuscita tanto bene!
Rivedendo il post mi è venuto un dubbio, scrivevo che le vope sono le boghe, però ricordo che durante le mie ricerche avevo trovato che erano della stessa famiglia delle salpe (la mia memoria comincia a perdere colpi!). Ma se proprio non dovesse essere lo stesso pesce, credo che comunque cucinato da voi sarà ottimo!!! Tantissimi baci
Evelin
Grazie Evelin, non vediamo l'ora di provare la tua ricetta, intanto la salviamo!
Baci da Sabrina&Luca
Ciao.
Molto bello quello carnevale!
Saluti
Andrea da b&b london
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