Era il 18 Agosto del 2003 quando è cominciata la nostra avventura, l’avventura dell’Agave.
Avevamo cercato casa per mesi e finalmente a Luglio l’avevamo trovata. Un po’ “malconcia”, da “risistemare”, ma c’era. Sapevamo che con il nostro impegno, la nostra creatività e il nostro amore l’avremmo trasformata.
La ricerca era stata snervante, ma anche parecchio divertente.
Per incontrare gli agenti immobiliari, ci vestivamo quasi sempre allo stesso modo, con qualcosa che ci facesse sembrare più “affidabili”. Sapevamo che appena avremmo pronunciato la frase: “vogliamo fare bed and breakfast”, avremmo assistito alle più svariate reazioni… C’era chi cominciava a balbettare “bbbebeddbbb, cosaaaa!!! Che significa?” Chi dal sorriso smagliante passava rapidamente al ghigno, chi diventava bianco in volto e sudato diceva deciso: “ a Palermo non può attecchire”. Chi diceva : “il proprietario della casa non accetterà mai una cosa del genere”. Chi aveva addirittura un’amica baronessa che ci aveva provato e non c’era riuscita… e se non ce l’aveva fatta la baronessa! Ed infine c’era chi cominciava a domandarci come avremmo fatto ad avere in casa persone sconosciute: “dovrete disinfestare continuamente”!
In effetti nel 2003 a Palermo, in pochi conoscevano cosa fosse il b&b, e questa filosofia di vita sembrava una follia. Ora è diventata una moda e noi ci sentiamo orgogliosi perché siamo fra i precursori!
Abbiamo trascorso due caldissimi mesi estivi e dipingere, pulire, montare mobili etc, (faticoso ma bello) …e poi tutto è cominciato.
Avere un b&b è un’esperienza “forte”, si entra in contatto con il mondo, abbiamo conosciuto persone diversissime, di diversi paesi. Si mettono in discussione gli stereotipi, perché non abbiamo incontrato solo “inglesi, americani, giapponesi, francesi, italiani (continentali)” etc, ma individualità. Persone interessanti e profonde, con stili di vita diversi, ma con una umanità simile. Questo ci ha permesso di conoscere meglio anche noi stessi.
I momenti più belli sono quelli durante le colazioni. Le chiacchierate spontanee e piacevoli, sugli argomenti più svariati, a volte anche “complessi” ma trattati sempre con il sorriso sulle labbra, con intelligente leggerezza.
I momenti più emozionanti quelli legati all’accoglienza. Ti domandi chi starà per arrivare, se saranno persone simpatiche, che mentalità avranno, se il b&b piacerà loro, se si troveranno bene in casa tua. Sai che delle persone si soffermeranno nel tuo “piccolo mondo” per poco tempo, e sai che per loro quella prima impressione, quel primo approccio potrà anche essere determinante per caratterizzare la propria vacanza, l’impressione che avranno della tua terra. Nello stesso tempo aspetti di sapere con chi condividerai casa tua e alcuni momenti della tua vita (anche se ci si vede quasi sempre solo durante le colazioni).
Ci sono ospiti che ci sono rimasti nel cuore, ed elencarli ora sarebbe difficile perché non sono pochi. Ti accorgi che mentre vivi chiuso nel tuo mondo, ci sono persone che vivono a tanti chilometri di distanza che però sono così simili a te. Che quando le incontri sembra di conoscerle già da tempo. Oppure persone talmente diverse e così interessanti. E’ una scoperta costante, che a volte mette un po’ di ottimismo in un momento storico in cui l’umanità appare così in crisi. Scopri quante persone belle ci sono in giro per il mondo ed avere l’opportunità di conoscerle è una gran fortuna. Paga anche le fatiche, le difficoltà che comunque questo “lavoro” e questa scelta comportano.
lunedì 15 settembre 2008
domenica 14 settembre 2008
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