domenica 26 ottobre 2008

November's traditions - Tradizioni di Novembre

In Palermo every month, we have a good reason to lay the table for a banquet!


The month’s of November starts with the feast of “all Saints”, but the most important feast is the day after, the 2th of November, The celebration of the deads, that we call “la festa dei morti”.

In the past, during this day, in the morning the people of Palermo, went to the Cemetery and they taked with them “a muffuletta” a bread with oil of olives, anchovies, salt and pepper, to eat fast in the open air.

During the day the people of Palermo eat many kind of sweet things, tetù, reginelle (biscuit with sesame), the fruit of Martorana (Marzipan), and the “pupa a ciera” (puppet of sugar).
The families prepared a basket full of these sweet things and many toys, and the child believed that was a present of the deads.

(reginelle)

In November is important too the “Festa di San Martino”.
In Palermo we use to eat the “biscotti di San Martino”, hard biscuitz with aniseed to soak in the wine “Moscato”., or the same biscuits with cheese and chocolate, or with jam and icing, sugared almond, in a perfect Barocco Siciliano style!


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Ogni fine del mese scriverò quali sono le festività che a Palermo il mese successivo, ci si appresta a celebrare con particolari ritualità, tradizioni, cibi etc..


E a Palermo, ogni mese, c’è sempre almeno un buon motivo per imbandire la propria tavola!


Il mese di Novembre, comincia con una festa molto importante, quella di “Tutti i Santi”, ma il giorno più festeggiato è quello successivo, il 2 Novembre, la celebrazione dei defunti, che qui chiamiamo “la festa dei morti”.

Durante questo giorno, i palermitani, nel passato, ma la stragrande maggioranza ancora oggi, al mattino, andavano al cimitero a far visita ai propri congiunti passati a miglior vita. Si organizzava per l’occasione una sorta di pic-nic, portando dei cibi da consumare velocemente all’aperto.

La tradizione vuole che ormai a prescindere che si vada o meno al cimitero, i palermitani al mattino “per devozione” debbano mangiare “ a muffuletta”: pane a forma di pagnotta ripiena di acciughe salate, olio, sale e pepe.


Questo è solo l’inizio dell’abbuffata…
I dolci sono tanti: tetù (specie di taralli morbidi, ricoperti di glassa bianca o al cioccolato), reginelle (biscotti ricoperti di sesamo, che a Palermo chiamiamo cimino), “martorana” ( dolci di marzapane a forma di frutta), “pupa a ciera” (pupazzi di zucchero a forma di cavalieri e dame, così chiamati perché gli stampi erano di cera a perdere).


Le famiglie usavano preparare dei cesti (‘u cannistru) contenenti tanti dolcetti che al mattino, i bambini trovavano, insieme ai giocattoli. E come accade per la festa della befana, ai bambini si faceva credere che erano i morti a portare questi regali, ma se il bambino si fosse comportato male i morti durante la notte, gli avrebbero grattato i piedi e sarebbero andati via. Per fortuna i bambini oggi non credono più a queste cose!

L’occasione del cannistro, veniva usata anche dai giovani promessi sposi, che lo portavano in dono alla famiglia della fidanzata, e dentro al cesto facevano trovare, nascosto tra i dolci un anello di fidanzamento!

Nel passato, durante il giorno dei morti si mangiava anche a “murtidda”( piccole bacche di mirto).

Dopo la festa dei “morti”, c’è la festa di San Martino. Le famiglie si incontravano per mangiare e il pasto veniva concluso con diversi tipi di biscotti, i più semplici sono i “tricotti” e hanno all’interno i semi di finocchio e dato che sono molto duri, s’inzuppano del vino moscato. Quelli più elaborati sono inzuppati nel liquore e farciti di crema di ricotta, oppure di “cunserva” (zuccata) e ricoperti di glassa, confetti e cioccolatini in perfetto stile barocco siciliano!
foto di Judy witts

2 commenti:

Anonimo ha detto...

CIAO EVELIN ,LA MIA MAMMA MI RACCONTAVA CHE PER IL 2 NOVEMBRE ,SI PREPARAVA U CANNISTRU CON I DOLCIUMI, CHE HAI RICORDATO TU, PER NON FARE AVVERTIRE AI PROPI BAMBINI, L'ARIA DI TRISTEZZA ,CHE SCENDEVA IN FAMIGLIA AL RITORNO DELLA VISITA FATTA AL CIMITERO AI PROPI CARI.E LA MUFFOLETTA ERA IL PASTO PIU' VELOCE CHE SI CONSUMAVA NELL'ORA DEL PRANZO ,PERCHE' LA GENTE SI FERMAVA AL CIMITERO FINO ALL'ORA DELLA CHIUSURA.IL TUO BLOG E' INTERESSANTE,PERCHE' FA TORNARE IN MENTE LE VERE TRADIZIONI,COMPLIMENTI.ZIA MARIA VITTORIA

Unknown ha detto...

Ciao zia grazie per avermi scritto e per arricchire i miei post con i tuoi bellissimi ricordi.
ma tu l'hai mangiata la muffuletta? perchè la tua è meno dietetica di quella di mia madre!
se fai delle foto ai tuoi piatti prelibati e me le invii io le pubblico con piacere.
Evelin

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